L’associazione si costituisce formalmente nel febbraio del 2019 ma nasce, in realtà, molto prima, quando all’indomani del terribile femminicidio di Sara Dipietrantonio, uccisa a Roma nel maggio del 2016 dal suo ex fidanzato, la psichiatra Barbara Pelletti e l’avvocato Stefania Iasonna cominciano a lavorare insieme al caso e alla memoria processuale e portano in tribunale le prove della violenza invisibile subita da Sara nel corso di due anni, quella violenza psichica che ha preceduto (e che precede sempre) l’atto. Quella stessa violenza invisibile che è stata riconosciuta dalla Cassazione ad aprile 2021 in una sentenza definitiva dal valore storico, in cui lo stalking è indicato come reato autonomo da sommarsi all’omicidio, e non come reato minore, che ha confermato la condanna all’ergastolo per l’assassino di Sara.
Da allora, Cassandra D non ha mai smesso di lavorare affinché questa violenza invisibile venga ‘vista’, riconosciuta, fermata. Lo facciamo attraverso un fondamentale lavoro di prevenzione, andando nelle scuole e incontrando studenti e studentesse; attraverso i convegni nelle università, come quello del dicembre 2019 presso la facoltà di Architettura di Roma TRE dal titolo SARA: una sentenza storica per il cambiamento culturale. E ancora, attraverso l’HUB permanente contro la violenza sulle donne e sui minori nato nell’estate del 2023 in collaborazione con il MEFF (Mesagne Film Festival) o partecipando con importanti contributi a convegni come quello del CISMAI tenutosi a Roma nel maggio 2023.